Di: doxor
I corsi servono giusto a dare un’infarinatura di base (o anche un po’ di più, dai) a chi non se la sa cercare da solo…
View ArticleDi: Francesco Garzon
I corsi servono quasi a tutti (mi includo, ovviamente). E sopratutto servono a capire che da soli non bastano.
View ArticleDi: antonio
No, basta essere appassionati e bere qualcosa che non sia il solito tavernello )
View ArticleDi: Francesco Garzon
A me è stato “insegnato” ad un corso di secondo livello di sommelier, che si tiene a Milano. Spesso ricordato e proposto come spunto per molti eventi fieristici sul vino (da Vinitaly in giù). Potrebbe...
View ArticleDi: Gianluca Zucco
Quoto. E mi spiace, ma il calice continuo a prenderlo per lo stelo, perchè preferisco vedere ciò che c’è dentro invece delle mie impronte digitali.
View ArticleDi: Sottonoce
La mia opinione è che i vari corsi, ricorsi, concorsi e trascorsi, non servano a un accidente di niente se prima di tutto i vari produttori, distributori, rivenditori e ristoratori non si ficcano in...
View ArticleDi: Ozzi Accio
Quoto solo la 4, i piccoli bicchieri ISO andrebbero definitivamente banditi. Non concordo con chi boccia i corsi, per chi parte da zero sono utili. Mi fa ridere chi si lamenta dei costi, che all’inizio...
View ArticleDi: Ozzi Accio
Infatti non è raro trovare produttori, enologi, addetti ai lavori tra coloro che seguono un corso da sommelier, che per tutti gli altri rappresenta solo il punto di partenza.
View ArticleDi: af
quindi se trovare nel calice l’est est est di bigi o il capsula viola o il chianti di banfi costa 12 euro l’ora, m*nchia, assaggiare la tanto teorizzata eccellenza quanto verrebbe??così, giusto per...
View ArticleDi: Ozzi Accio
Il corso è utile per apprendere una didattica, un metodo per giudicare i vini universalmente condiviso al netto delle sfaccettature. Tutto il resto sono ovviamente inutili orpelli. L’esperienza si fa...
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